MANIFESTO
BUONA SCUOLA, UNIVERSITA’ JONICA
…..RICERCA
“ Tutte le persone di età inferiore
a diciotto anni godono dei seguenti diritti
- Hai
diritto di avere un’istruzione/educazione
- Hai
diritto a una educazione che sviluppi la tua personalità, le tue capacità e il
rispetto dei diritti, dei valori, delle culture degli altri popoli e
dell’ambiente
25 anni di diritti che
solo una Scuola che recuperi il suo prestigio sociale, la sua autorevolezza, la
sua credibilità, può realizzare.
La Buona Scuola, già postulata dalla Conferenza
Nazionale della scuola del 1990, può e deve realizzarsi partendo dall’impegno
quotidiano del personale della scuola che da anni attende quel piano di
interventi strutturali, di adeguamento degli edifici alle esigenze della scuola
dell’autonomia (una vera autonomia oggi solo sulla carta), palestre,
laboratori e collegamenti metodologico-didattici non solo con il mondo del
lavoro (apprendistato, alternanza scuola lavoro, per tutti i cicli scolastici),
ma anche e, soprattutto, con l’Università e i centri di ricerca, nella
fattispecie, a Taranto con il Sistema universitario jonico, con il CNR, il Polo
scientifico-tecnologico Magna Grecia.
Un forte impegno per rianimare la
scuola italiana, per riaccreditarla agli occhi dell’opinione pubblica, a
spingerla verso quel ruolo importante e strategico, decisivo per le sorti del
Paese e, conseguentemente, per il futuro dei giovani.
Il coraggio di investire nella
filiera della conoscenza prevedendo interventi che ripensino l’unitarietà del
sistema scolastico, recuperino l’identità della “scuola media”, tenga conto
delle innovazioni tecnologiche con adeguato personale (assistenti tecnici in
tutti i cicli scolastici), punti al “merito” (anzianità, merito, produttività),
affermi una nuova cultura fondata sulla serietà degli studi e
sull’autorevolezza della scuola e dei docenti.
In tale prospettiva la valutazione
della scuola, dei docenti, dei dirigenti non può essere considerata un impegno
burocratico, ma deve tendere a migliorare il servizio scolastico tenendo conto
della missione della scuola intesa come istituzione e non come semplice
servizio.
Deve ritenersi superata l’era
dell’arrangiarsi e dell’improvvisazione, magari a carico dei volenterosi
docenti e collaboratori scolastici come avviene oggi in presenza di bambini che
presentano gravi comportamenti “disturbanti” e violenti; un nuovo concetto di
inclusione ma anche del ruolo del docente di sostegno.
Cultura
in corpore sano significa, soprattutto, prevenzione;
medicina a scuola con il ripristino nelle scuole degli ambulatori scolastici
affidati, magari per reti di scuole (quale cultura delle reti?) ai laureati
delle Professioni Sanitarie, e nei programmi “Le tue mani sul torace”.
Per realizzare la Buona Scuola sono
necessarie risorse da parte dello Stato e della Regione e, con opportuni
accorgimenti, dai privati.
Ruolo strategico del collegio dei
docenti, revisione degli organi collegiali a cominciare dal Consiglio nazionale
dell’istruzione, recuperando lo spirito innovativo della “ gestione collegiale
della scuola del 1974”
Ma in terra jonica per realizzare la
Buona Scuola è indispensabile ripensare ad un Progetto Scuola e Università:
Un progetto che si realizzi nel
breve, medio e lungo termine:
1° impegno:
- dimensionare le scuole sul
territorio, due le opzioni per il prossimo anno scolastico attendere i decreti
del Governo o istituire ulteriori Istituti Comprensivi (Europa e
Dante; Carrieri e Colombo; Volta e Tempesta; Vico e
De Carolis; Pertini e Pirandello razionalizzati in
due comprensivi e, per il superiore, Liside e Archimede
con eventuali deroghe per Sforza e Bellisario.
- Istituzione
dell’Istituto Tecnico Superiore per la logistica.
2° impegno:
- risolvere la drammatica situazione
strutturale delle scuole: Archita
e Palazzo degli Uffici, Calò, Mediterraneo e recuperando i finanziamenti dello
Stato e Regione;
- risolvere le “incompiute” che riguardano quasi
tutti gli istituti scolastici di competenza provinciale ai quali si
propone di aggiungere il completamento dell’edificio all’interno del Pacinotti,
abbandonato da tanti anni, una soluzione idonea sia per il Pacinotti, sia per
il Calò; il completamento del Convento San Michele, assicurando una sede all’Ist Paisiello nell’ottica della statizzazione, urgente
completamento dell’Ospedale San Giovanni di Dio, prima certezza logistica per
le Professioni Sanitarie.
3° impegno ripensare l’offerta
formativa universitaria jonica:
- Un
nuovo patto per il consolidamento e lo sviluppo del sistema universitario
jonico deve:
a)diversificare l’offerta formativa
universitaria, recuperando le vocazioni e potenzialità del territorio: maricoltura,
scienze ambientali, beni culturali, agricoltura, dipartimento di medicina che
comprenda professioni sanitarie ma anche un istituto di ricerca e cura a
carattere scientifico specializzato in malattie di danno ambientale;
b)
cancellazione delle sedi universitarie joniche – polo jonico e ingegneria -
come sedi decentrate (modifica legislativa);
c)
trasformazione del Consorzio Universitario Jonico in Fondazione di Comunità a
sostegno della didattica e delle ricerca con il coinvolgimento dell’intera
realtà socio-economica-imprenditoriale, oltre che istituzionale, del territorio
jonico;
d) deroghe
e apposite risorse per il sistema universitario jonico da parte dello Stato e
della Regione
e)
organizzazione di master, corsi di specializzazione, dottorati;
f)
statizzazione dell’Ist di Studi musicali Giovanni
Paisiello di Taranto(ad oggi oltre 18 cattedre sono scoperte);
4° impegno “aggredire
l’emergenza”
- a) un
rinnovato impegno di coordinamento da parte della “nuova Provincia”
- b)
una VERTENZA UNIVERSITA’ da portare ad un tavolo presieduto dal Prefetto di
Taranto e, su proposte operative, rimbalzato al Tavolo Taranto a Roma;
Dalla Buona Scuola alla Buona
università, alla Buona Ricerca affinché si realizzi l’art 4 della Convenzione, allargato ai giovani oltre i 18 anni:
hai
diritto a vedere realizzati i tuoi diritti da parte delle Istituzioni pubbliche
(Parlamento, Governo, Scuola, ecc)…………DIRITTO AL
FUTURO
Taranto 19 novembre
’14 l’ufficio
di presidenza del CQV