I giovani, il Mediterraneo e le dodici stelle d’Europa

Nell’ultimo numero della Rivista “Sud in Europa”, edita dal Dipartimento  di  Diritto internazionale e dell’UE della facoltà di Scienze Politiche della Università di Bari, il Prof Ennio Triggiani, Preside e Direttore della stessa riferisce, da Federalista Europeo, sull’apporto dei giovani  dei Paesi del Nord Africa nei  movimenti  di anelito alla libertà e all’ integrazione  democratica, facilitati   dall’azione unificante di Internet.

 Lo  scrivente in appoggio e a conferma di  quanto l’illustre Preside Triggiani espone, si permette di aggiungere   che gli stessi avvenimenti non sono altro che la ripetizione a  distanza di oltre  quarant’anni,   di quanto fu  vissuto nei Paesi Europei  nel  Sessantotto del Secolo scorso, giustificati forse dalla Legge naturale di Lavoisier che afferma come  in natura: … “niente si crea, niente  si distrugge.. tutto si trasforma   e si adatta  ai vuoti  della  modernità liquida” creati   senza confini geografici o temporali.

Ci chiediamo, noi adulti, quale compito spetta all’ Europa delle Dodici Stelle,  protesa  geograficamente   verso   i paesi  Nord-Africani,   memori forse    del sogno unificante di Alessandro Magno, Giulio Cesare e di Napoleone, se non  quello di contribuire a  creare  stabilizzazione e pace anche tra quei  popoli che  convivono   oggi con strumenti tecnologici  unificanti   come per es. quello di FACEBOOK,  ed altri richiami cibernetici ?

          Noi Europei abbiamo il vantaggio, come dicevamo più sopra, di avere già vissuto in Europa, con i giovani Universitari e delle Suole Secondarie Superiori, a  partire  da  Parigi  e  da altre città, il SESSANTOTTO  del secolo scorso, spinti dall’anelito di  liberarci  dal vecchio, con coraggio, curiosità, ricerca e soprattutto cambiamenti di  concezioni di vita.  

   Il Trattato di Lisbona che unifica oggi i  27 Paesi  dell‘ UE, nelle  grandi decisioni che riguardano gli Stati che vi aderiscono e anche altri popoli,  è  ancora basato  però sulla UNANIMITÁ  dei  consensi e  non ancora sulla   maggioranza democratica.

 Qual è quindi la funzione dell’Unione Europea a sessant’anni dalla Sua Fondazione nel 1957, dai Sei Paesi tra cui l’Italia ai  27 di oggi, faticosamente raggiunti e tenuti insieme dal predetto Trattato?

  (Vedi  conseguenze della  decisione isolata della Francia,  intervenuta  autonomamente nella situazione Libica   che  ha coinvolto poi tutta l’ UE).

         Il  prof  Triggiani si chiede ancora,  coinvolgendo i lettori: ..dove è andato a finire il compito del Personaggio collegato alle funzioni PESC ..l’Alto Commissariato  alla Politica  Estera e Sicurezza comune,  che doveva intervenire in situazioni gravi e delicate   a nome dei Ventisette, con l ‘ ONU,  a Voce Unica,   non solo nei fatti di Libia ma anche in quelli precedenti di Egitto, Tunisia, Marocco per non parlare ancora  della Siria e  dello Yemen,  dove permangono tuttora  gravi segni di rivolta e tensioni popolari,   con  distruzione di cose  e  uomini anelanti alle  scelte democratiche   autonome e   mature ?

E, dice Triggiani, gli Stati Europei ..smarriti di fronte all’incapacità di comprendere le conseguenze delle rivoluzioni in  senso globale..”     stanno sempre più   rifugiandosi negli schemi dei vecchio nazionalismo, con le Stelle che  stanno    …”solo a guardare”.

  Intanto nell’ Unione Europea, fortificata con lo stesso Trattato di Lisbona,  si manifestano debolezze e paure che  fanno perdere di vista l’obiettivo principale,   sognato dai Padri  Fondatori, di  facilitare  quello  politico  e militare  della formazione di una unica forza di sicurezza   Europea a difesa da attacchi  interni ed esterni.

 E così i Popoli dell’Area Nordafricana sono pieni di paure che li spingono ad affrontare sacrifici economici enormi e i gravi rischi del Mare pur di cercare Libertà in Europa e sfuggire alla guerra condotta con mezzi distruttivi come i missili, che non sempre colpiscono solo obiettivi militari mirati.

Tornando alla Legge  del Grande Fisico  Francese   sulla modernità liquida, la situazione,  grazie  ad Internet diventata ancora  più “GLOBALE”,  richiede quindi  “PERSONAGGI CARISMATICI”    in grado di riuscire con  lungimiranza a saper   valutare il presente  ma  anche il futuro .

Non essendosi ancora affacciati, questi Personaggi corrispondenti per es.  alle funzioni   del  Presidente della Commissione Europea o dell’Alto Rappresentante degli Esteri, capaci  di esprimere con i loro Organi Collegiali   “decisioni autorevoli ed uniche”  si auspica   che le stelle richiamate in prima pagina della copertina della pregevole  Rivista, non rimangano  più solo a “guardare”   ma  che  i giovani di qualunque etnia,   universitari e studenti  delle Scuole Secondarie,  diplomati e diplomandi,  laureati e laureandi, individuino in esse anche il SIMBOLO numerico  Europeo e Pre-Cristiano degli stessi  Territori dove oggi si manifestano i gravi perturbamenti e pericoli per tutta   l’Area Mediterranea e  che abbraccia anche la Vecchia Europa.

Si spera quindi  che i Movimenti  di questi giovani, abbiano la capacità di indicare all’interno di  qualunque Etnia,  PERSONAGGI  che sappiano spingere la vicina Unione Europea a prendere  decisioni,  infiammati dal predetto simbolo riportato anche sul Capo della Madre dell’unico  Dio,  (Vedi anche il rif. ai 12 mesi dell’anno, ai 12 figli di Giacobbe, ai 12 Apostoli..) per sognare  collaborazione, progresso e Pace tra i Popoli  che gravitano sullo stesso Mare, ricco di risorse umane e naturali tanto  da poter evitare con la sua autosufficienza   economica,  qualsiasi guerra. 

Ai giovani “cibernetici senza confini” che navigano nello Spazio, il compito di non dimenticare quindi  il significato simbolico delle Stelle che parte anche  dalla Puglia e dai Giovani delle Scuole Italiane.

Cosimo Schirano

MFE - Movimento Federalista Europeo Sez. di Pulsano

 AEDE - Associazione Europea Degli Insegnanti

 

 

(Intervento  commento esplicativo   sull’art. del Prof. E.Triggiani,  pubblicato in prima pagina della Rivista Sud in Europa di Maggio

Una copia è stata inviata alla Direz. Nazionale MFE,  alla Segr  Regle  MFE

 e al Corriere  del Giorno di Taranto,  per eventuale pubblicazione).