CONOSCENZA, COMPETENZA, PRUDENZA, IMPEGNO

 

Sono queste le “ parole chiave” per la centralità della conoscenza e, soprattutto, per lo sviluppo e il consolidamento del polo universitario jonico.

 

Il CQV, all’indomani del FOCUS al convento San Francesco sulle prospettive dell’università a Taranto, non può non rilevare la urgente e inderogabile necessità di un momento concreto di confronto e, soprattutto, di chiarezza sul futuro della nostra  università con riferimento all’attuazione dei nuovi Statuti sia dell’Università, sia del Politecnico di Bari conseguenti all’applicazione della riforma Gelmini.

 

Le “parole chiave” devono, a parere del CQV, rappresentare la “stella polare” di un Progetto condiviso non solo dai partners storici dei vari accordi di programma con l’Università come con il Politecnico di Bari, ma con il diretto e imprescindibile coinvolgimento delle Imprese e delle realtà socio-economiche del territorio jonico, e ciò dal momento che l’università e, quindi la ricerca, sono e devono essere il “valore aggiunto” per lo sviluppo non solo culturale, ma, soprattutto, economico del territorio.

 

La “prudenza” deve suggerire di non temere il coinvolgimento delle grandi imprese che operano sul territorio, imprese a volte nell’occhio del ciclone per i drammatici problemi di inquinamento. Il  coinvolgimento diretto nel progetto dell’università jonica di ILVA, Cementir, ENI, Alenia, ecc può rappresentare l’occasione storica per incentivare quella ricerca che è l’unica vera possibilità per superare le “criticità” del sistema territoriale e, nello stesso tempo, dare spessore accademico all’insediamento universitario e prospettive per i giovani.

 

Nasce da queste considerazioni l’urgenza di un tavolo per l’istituzione della FONDAZIONE DI COMUNITÁ .

 

Il CQV nella sua sia pur modesta azione propositiva, mentre ripropone al Presidente della Provincia e al Sindaco di Taranto la convocazione urgente di una Conferenza programmatica sulla conoscenza al fine di definire le linee di intervento a breve, medio e lungo termine – una rinnovata edizione degli Stati Generali della Scuola e dell’Università Jonica – invierà  una LETTERA DI INTENTI per la Fondazione a quanti possono essere i “protagonisti” di questa strategica iniziativa.

 

Ma in relazione al “tema di questa nota” il CQV intende porre sul “tavolo” alcune questioni, per troppo tempo senza soluzioni:

-       quanti DIPARTIMENTI saranno attivati a Taranto?

-       il PROGETTO Taranto dovrà  prevedere il “recupero delle intuizioni originarie dell’istituzione del polo jonico”, ovvero, la formazione dei giovani nelle Scienze Ambientali, Maricoltura, ecc.. ?

-       se siamo consapevoli che i corsi di Laurea di 1° livello non offrono alcuna possibilità – eccetto quelli delle Professioni Sanitarie – di inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni, quando saranno i suddetti Corsi trasformati o, meglio, completati con le Lauree Magistrali?

-       SEDI UNIVERSITARIE:

-       Convento San Francesco: non sono problemi del CQV l’agibilità, la vigilanza o quant’altro, urgente è da parte del comune di Taranto assicurare i parcheggi e, soprattutto, rivedere il progetto per l’ISOLA PEDONALE.

-       Palazzo Amati: se è urgente anche in relazione alla “vicenda cozze” recuperare il Corso di Maricoltura, certamente non è possibile che quella struttura non abbia i laboratori e, soprattutto, non sia “collegata al mare” con il coinvolgimento della Capitaneria di Porto

-       Ospedale San Giovanni di Dio: quando il trasferimento delle Professioni Sanitarie

-       Convento San Michele: quando il completamento?

-       SERVIZI PER GLI UNIVERSITARI .

-       Casa dello Studente, mensa, ecc (sono recuperabili le risorse a suo tempo stanziate 88+500 mila euro? )

-       LABORATORI E RICERCA

-       E’ ormai tempo che ogni sede abbia adeguati laboratori e che finalmente decollino :

-       a) il Polo scientifico tecnologico Magna Grecia

-       b) il Centro della Salute e si chiariscano anche le “prospettive del San Raffaele”

-       RAPPORTI CON LE ESPRESSIONI CULTURALI DEL TERRITORIO in primis la Scuola 

-       Una Università si “radica e cresce” se ha rapporti- ad oggi quasi inesistenti -  attraverso convenzioni e collaborazioni con le realtà culturali e sociali del territorio.

 

Una ultima notazione

 

Il CQV è consapevole dell’impegno dei Magnifici Rettori, dei Presidi, dei Presidenti dei Corsi di Laurea e dei docenti per la realtà universitaria jonica, per cui tutti i docenti che hanno conseguito la “cattedra” a Taranto non potranno non afferire ai Dipartimenti da istituire nella realtà jonica.

 

Certo bisognerà assicurare loro la prospettiva della ricerca e a questo dovrà “provvedere” la Fondazione istituendo e finanziando POSTI, ma è anche vero che nella prospettiva, ormai realtà, delle università federate, a Taranto potranno trovare le condizioni ottimali nel sistema universitario pugliese alcuni Corsi di Laurea Magistrale specifici come per es. Scienze dei Beni Culturali, Scienze Ambientali, Maricoltura.

 

 Sono scelte difficili, ma un’altra parola chiave è “coraggio”

 

Taranto 16 settembre ’11                         l’Uff di Presidenza del CQV